Innovare la giustizia
13 DICEMBRE 2021
18.00
Via Borgogna 3 – Milano (M1 – San Babila)
ONLINE
Il sistema giudiziario italiano è da tempo nel pieno di una crisi che ha aspetti diversi: politici (il suo autogoverno, le correnti, il rapporto tra la carriera giudicante e quella inquirente, per non nominare che quelli più dibattuti), di risorse (troppo pochi magistrati e ancora maggiore carenza delle figure ausiliarie) e tecnologico-organizzativi (sistemi informatici arretrati e usati male, ruoli obsoleti, organizzazione gerarchica e burocratica).
Noi vogliamo occuparci del terzo degli aspetti ricordati sopra, non perché gli altri ci appaiano meno rilevanti, ma perché il PNRR sembra l’occasione giusta per affrontarlo in maniera decisa, e discuterne può contribuire ad accrescere la consapevolezza dell’opinione pubblica sulla natura della crisi tecnologico-organizzativa che investe il sistema. giudiziario e sulle cose da fare per porvi rimedio.
L’incontro deI 13 dicembre vedrà, quindi, un dialogo su questo tema tra Edmondo Bruti Liberati e Sebastiano Di Guardo.
Contiamo sul fatto che mettere a confronto un ex-magistrato, che ha coperto nella sua lunga carriera ruoli diversi e di grande responsabilità sia a livello operativo che a livello politico, con un giovane esperto di
organizzazione che ha partecipato attivamente alla riprogettazione di alcuni uffici giudiziari, possa far emergere gli aspetti più significativi del problema e la rilevanza della posta in gioco.

Edmondo Bruti Liberati
Nella sua lunga carriera è stato giudice di sezione penale, giudice di sorveglianza, procuratore aggiunto e infine Procuratore della Repubblica a Milano, membro del CSM e Presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati; ha tenuto corsi in Università Italiane.

Sebastiano Di Guardo
è attualmente direttore generale di una azienda socio-sanitaria, dopo aver svolto il ruolo di consulente/ricercatore su tematiche tecnologico-organizzative con esperienze sia nel settore pubblico (dove è stato project manager di progetti pluripremiati nel sistema giudiziario lombardo) che in quello privato Tiene lezioni alla Scuola Superiore della Magistratura.
